Gioco illegale, operazione “Easy Slot”: Gdf Varese scopre evasione del Preu, sequestrati quasi 5 milioni di euro ed emesse due misure interdittive
ROMA - Il sequestro di 4.761.000 euro e l'esecuzione di una misura interdittiva per due dei sette indagati, che prevede il divieto di esercitare attività d’impresa ovvero di rivestire uffici direttivi di persone giuridiche per 12 mesi. E' quanto stabilito dal Gip di Varese al termine dell'operazione “Easy Slot”. Il provvedimento, eseguito dai finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Varese ed emesso dal Gip del Tribunale di Varese, è arrivato in seguito a un caso di evasione del Prelievo erariale unico (Preu) per una cifra pari a quella sequestrata.
LA RICOSTRUZIONE - L’indagine trae origine dalla società "concessionaria" per la realizzazione e conduzione della rete per la gestione telematica del gioco lecito che ha presentato denuncia in Procura varesina nei confronti di un gestore responsabile dello “scassettamento” delle sale slot in ordine alle ipotesi di reato di peculato e appropriazione indebita per il mancato versamento del Preu e per l'indebita appropriazione del fondo cassa, conservato all'interno delle macchinette awp dette anche new slot, costantemente collegate alla rete telematica dei monopoli.
Normalmente, il sistema prevede che il gestore procede, da un lato, all'attività di scassettamento di ogni singolo apparecchio, prelevando le monete in esso contenute corrispondenti all'importo totale giocato dalla clientela su quell'apparecchio in un determinato periodo, al netto delle vincite contestualmente erogate e, dall’altro, al versamento al concessionario che è tenuto, a sua volta, a versare l'importo dovuto all'Erario a titolo di canone di concessione e di Preu, e che resta dunque garante del corretto assolvimento degli obblighi tributari da parte del gestore.
A seguito delle risultanze investigative emerse dalle prime indagini svolte dai finanzieri, è stata data esecuzione ad un decreto di perquisizione locale e personale che coinvolgeva dieci persone fisiche e sei società.
Dall’analisi della documentazione sequestrata, delle chat rinvenute sui telefoni, dall’esito degli accertamenti bancari e delle dichiarazioni rese dai soggetti informati sui fatti, era contestata l’esistenza di un sodalizio il quale, mediante la costituzione di alcune società operanti nel settore della raccolta e gestione del gioco, garantivano una continua movimentazione di denaro a fronte di operazioni commerciali di prestazioni di servizio e compravendita di aziende di fatto inesistenti.
Inoltre, nel corso delle indagini, le Fiamme Gialle hanno approfondite diverse Segnalazioni per Operazioni Sospette le quali evidenziavano continue movimentazioni bancarie “giustificate” da numerose fatture per operazioni inesistenti volte a svuotare il reticolo di società costituito dal sodalizio criminale per autoriciclare il denaro sottratto alle slot che avevano in gestione.
Pertanto, il Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Varese ha disposto, su proposta della Procura della Repubblica di Varese, l’esecuzione della misura cautelare reale del sequestro preventivo nonché la misura interdittiva per due dei 7 indagati.