Giochi e distanziometro: Consiglio di Stato dispone istruttoria nel Comune di Cattolica (RN) per verificare eventuale effetto espulsivo
ROMA - Il Consiglio di Stato ha disposto che venga effettuata una verificazione sul territorio comunale di Cattolica, in provincia di Rimini, in modo da appurare la presenza o meno del cosiddetto effetto espulsivo.
Si tratta di una condizione che non permetterebbe l'insediamento di attività di gioco come conseguenza della legge dell'Emilia Romagna sul gioco del 2013: la norma, infatti, vieta l'installazione di apparecchi a una distanza inferiore a 500 metri da determinati luoghi sensibili.
LA VICENDA – Palazzo Spada ha dato l'ok per la verificazione in seguito al ricorso presentato dal titolare di una sala, a cui era stata intimata la chiusura della sala entro sei mesi dalla notificazione del provvedimento. Successivamente, il Tar dell'Emilia Romagna aveva dichiarato improcedibile il ricorso, poiché nel frattempo il titolare della sala aveva chiesto la delocalizzazione nel vicino Comune di Misano. La ricorrente, nel ricorso al Consiglio di Stato, ha però fatto presente che “la richiesta di trasferire la sala giochi in un altro locale, non è sintomo della volontà di rinunciare al ricorso”.
La verificazione servirà dunque a chiarire “se, tenuto conto della disciplina urbanistica vigente nel territorio del Comune di Cattolica, nonché della complessiva disciplina relativa all’insediamento delle attività di sala giochi e sala scommesse, ivi compresa la normativa sulle distanze dai luoghi sensibili, determini una sostanziale preclusione alla localizzazione sull’intero territorio comunale di tali esercizi, e, comunque, quale sia la percentuale di territorio eventualmente disponibile per l’installazione ovvero per la delocalizzazione dei medesimi”.
La verificazione verrà svolta dal Dipartimento di Architettura, Ingegneria delle Costruzioni e Ambiente costruito - DABC del Politecnico di Milano e dovrà essere consegnata al Consiglio di Stato entro 90 giorni.